Anche se sei piccolo, meriti un bel nome.
Un nome di valore non è roba da grandi aziende. Anche se hai appena avviato la tua attività o lavori come freelance, un nome ben progettato può fare la differenza. Sì, perché il nome è la prima cosa che le persone ricordano di te, l’unica che nel tempo non cambia. Ti distingue, e in un attimo è in grado di creare un riconoscimento, una naturale risonanza con chi sta cercando proprio te, i tuoi prodotti o servizi.
In questa pagina ti racconto in cosa consiste il mio approccio al naming, e quali soluzioni ho pensato per chi ha una piccola attività.
NAMING
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NAMING 〰️
Lascia che ti racconti la tua storia.
Quando progetto un nome – che sia per un brand, un prodotto o un servizio – il mio primo passo è sempre lo stesso: parto da te. E lo faccio leggendo il tuo nome personale.
Non è un esercizio di etimologia né un gioco di prestigio. È un metodo che ho affinato nel tempo, un intreccio di intuizione e analisi in cui le lettere diventano indizi, trame, possibilità. Ogni nome ha una storia da raccontare, e nessuna è uguale all'altra.
Come Pollicino, seguo le briciole della tua identità sparse tra suoni e simboli. Traccio il percorso che ti ha portato fin qui e illumino nuove direzioni. Il risultato è una narrazione che ti restituisce uno sguardo più ampio su chi sei, sui tuoi punti di forza e su ciò che ti distingue.
Ecco perché, prima di scegliere il nome giusto per la tua attività, parto dal tuo. Perché è lì che si nasconde il filo rosso che unisce la tua storia personale alla tua identità di brand.
Lo chiamo nametelling: un metodo che mescola strategia e narrazione per dare al tuo progetto un nome vivo, credibile e potente.
Non è quello che sembra.
Quando si sente parlare di naming, spesso si pensa a un esercizio creativo per trovare una parola bella e originale. In realtà, è molto di più e molto diverso da così: il naming è un processo strategico che illumina ogni angolo di un progetto, facendo emergere spunti preziosi che vanno ben al di là del nome stesso. Nulla va sprecato, perché ogni idea, ogni suggestione, ogni intuizione aiuta a definire meglio la forma e le direzioni del tuo lavoro.
Ma, in pratica, come si progetta un nome? Come possiamo farlo insieme?
Se preferisci un percorso interamente dedicato a te, puoi scegliere la modalità 1:1, che ci permette di concentrarci sulle tue esigenze specifiche.
Se invece ti entusiasma il confronto e il lavoro di squadra, c’è Pepite: un mentoring di gruppo per chi ama i contesti collaborativi e vuole arrivare al nome giusto con un approccio diverso dal solito, attraverso un’esperienza di co-progettazione e facilitazione che rende il processo più accessibile, coinvolgente e sorprendentemente stimolante.
Qualunque sia la strada che scegli, l’obiettivo è sempre lo stesso: trovare non solo un nome, ma un punto fermo attorno a cui far ruotare tutta l’identità del tuo brand.
I miei servizi di naming.
Perché un nome è per sempre (altro che diamanti).
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Non è una parola. È una direzione.
1 | Non deve dire tutto. Deve dire il giusto.
Pensi che un nome debba spiegare ogni dettaglio del tuo business? Sbagliato. I nomi meglio riusciti non raccontano tutto, ma accendono la curiosità, evocano immagini, creano connessioni. Apple non vende mele. Amazon non è solo un fiume. Un buon nome apre possibilità, non le chiude.
2 | Non è l'essenza del brand. Ma ne è un riflesso.
Il naming non è una caccia all’anima del brand per ridurla in una parola. È un esercizio di sintesi strategica: suona in un certo modo, si ricorda, si distingue. Deve funzionare nel tempo, nei contesti giusti, negli ambiti e nei settori in cui operi. È il primo passo di una storia, non l’intera narrazione.
3 | Quando ha senso investire su un naming professionale?
Non sempre. Se sei freelance, il tuo nome e cognome possono bastare. Ma se vuoi distinguerti, espanderti, un brand name o un payoff possono fare la differenza. Il naming serve quando vuoi dare solidità alla tua marca, valorizzare un servizio e tutelarlo, per non rischiare di dovergli cambiare il nome dopo averlo lanciato, con tutto ciò che ne consegue per la tua comunicazione.
4 | Non nasce a caso. Si progetta per bene.
Trovare un nome non è frutto di un brainstorming selvaggio o di un lampo di genio nel cuore della notte. Ci vogliono metodo, studio, test. Significati, suoni, lingua, contesto, dominio: ogni aspetto conta. Un nome efficace non è solo bello, ma funzionale. E soprattutto, dev’essere tuo.
5 | Non è mai solo un nome. È una visione.
Quando investi in un naming professionale, ottieni molto più di un nome. Ottieni un percorso di chiarificazione strategica, una griglia di valori, una direzione per il tuo brand. Il nome è il risultato finale, ma il vero valore è nel processo che ti porta a sceglierlo con consapevolezza.
6 | Un buon nome lavora per te, sempre.
Ti sei mai chiestə quanto tempo risparmieresti con un nome che si ricorda, che si capisce al volo, che non crea fraintendimenti? Un nome efficace è uno strumento di marketing silenzioso: attira, differenzia, comunica. Anche quando non sei nella stanza.
Un nome ben progettato non è solo un vezzo o un’etichetta: è una bussola che orienta la percezione del tuo brand, nel tempo e nello spazio.